I MOTORI

E' inutile negarlo. I motori e l'aeromodellismo sono legati da sempre. Sin dai tempi in cui non c'era distinzione tra aerei e aeromodelli, ma si parlava unicamente di macchine volanti, lo sviluppo ed il successo delle stesse é stato pesantemente condizionato dalla mancanza di motori idonei, cioè potenti e leggeri. Un conto era motorizzare un macchinario destinato a stare attaccato alla terra o a galla sull'acqua e un conto era costruire un qualcosa di potente e allo stesso tempo leggero in modo da riuscire a sollevarsi nell'aria. Ma pian piano i tempi sono arrivati e, una volta arrivati al primo volo di una macchina volante munita di un motore a scoppio, lo sviluppo ha avuto un andamento esponenziale.

  La prima notizia, relativa ad un motore a scoppio per aeromodellismo dal funzionamento soddisfacente, l'ho trovata nel libro "Model Aeroplanes and their motors" (*) pubblicato nel 1916 da George A. Cavanagh, model editor di "Aerial Age", che penso fosse una rivista aeronautica dell'epoca. Il motore era stato progettato da Mr. W.G. Jopson, membro dell'inglese Manchester Aero Club. Si trattava di un bicilindrico a cilindri contrapposti. L'alesaggio era di 32 mm e al corsa di 35, per cui la cilindrata totale era di 56 cc.. Pesava circa 3,2 kg., serbatoio e elica 30" x 15" compresi. Il funzionamento era a 4 tempi con valvola di aspirazione automatica e valvola di scarico comandata meccanicamente da un albero a camme collegato all'albero motore tramite ingranaggi con rapporto 2:1. L'elica era in alluminio a passo variabile. A 1540 giri sviluppava 1 HP con una trazione di 4,3 kg. Qui puoi vedere due foto, una vista laterale e un diagramma delle prestazioni.

Nel libro é descritto anche un altro motore, il Midget Gasoline Motor, costruito dalla Aero engine company di Boston, Massachussetts. Un esemplare di  questo motore veniva usato da Mr. P.C. McCutchen di Filadelfia, Pennsylvania, sul suo biplano tipo Voisin di 2,40 m. di apertura alare. Il peso completo del motore era di appena 1,1 kg. ed era alto 18 cm.  Con un'elica 18" x 13" sviluppava una potenza di 0,5 HP a 2700 giri, ma il regime poteva essere regolato con un minimo di 400 giri. Nel libro é riportato il nome di uno degli sviluppatori di questo motore, Mr. H.W. Aitken, aeromodellista, che trovò successivamente impiego in una delle maggiori fabbriche di motori aeronautici.  Qui trovi una foto.

Il periodo d'oro dei motori per aeromodellismo inizia però negli anni trenta del secolo scorso - oltre settant'anni fa. Sui giornali iniziano a comparire le prime pubblicità di piccoli motori, il Brown junior tra tutti.

I costruttori di piccoli motori proliferano in tutto il mondo. Vengono prodotti migliaia di motori, la maggioranza dei quali destinati a restare allo stato di prototipi o costruiti in pochissimi esemplari. Altri invece, per le loro buone qualità o per la fortuna dei loro costruttori, verranno costruiti in numerosissimi esemplari, per la gioia dei collezionisti dei nostri tempi.

 

 

NOTA (*) Il libro é stato ristampato nel 2004 dalla Gustav's Library, di Davenport, Iowa ed é tuttora reperibile.

 

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